Nicole, ragazza di 22 anni


A tutte noi è capitato, durante i nostri vent’anni, di avere dubbi su chi siamo, sulle nostre scelte e su cosa facciamo, in modo costante e continuo.

Nicole nel momento in cui si è presentata da me stava vivendo ciò che molte di noi hanno vissuto durante i nostri 20 anni. 

Durante le nostre sedute ho compreso che la sua lotta interiore, da lei descritta con il nome di “Andrea”, aveva radici ben profonde:

“Proseguo l’università e faccio felici i miei genitori o mi specializzo nel lavoro che desidero fare realmente?”

“Ma sarò in grado di farcela?” “E se fallisco?” 

 

Questi erano i suoi pensieri, nel momento in cui le si poneva davanti questa scelta. 

E Andrea? Andrea non era nient’altro che la pecora nera presente nel “gruppo”, colui che la spronava a seguire la strada “mal vista” dalla famiglia: il lavoro dei suoi sogni.

Nicole si è presentata da me consapevole di voler affrontare la sua bambina interiore, ma non aveva davvero compreso quale fosse l'ostacolo da superare, credeva che il “problema” fosse Andrea, che Andrea non la capisse e che stesse creando, a sua immagine e somiglianza, la sua fidanzata, a tal punto da mettere in dubbio non solo Andrea ma anche il suo modo di vivere le relazioni sentimentali.  


La verità si celava dentro un groviglio costante e continuo fatto di parole, pensieri, convinzioni, emozioni e comportamenti vissuto da Nicole stessa ogni singolo giorno: 

“Ho una sorella che viene sempre considerata più di me, io non sono mai la figlia preferita”

 “Non va mai bene, a mia mamma, quello che faccio, sono sempre sbagliata per lei." 

 

Queste due frasi, durante una nostra seduta, mi hanno fatto subito comprendere che la Nicole bambina non aveva fatto altro che sminuire se stessa, le sue capacità e reprimere le sue emozioni.

Le litigate con Andrea? Non era lui “il mostro” che voleva cambiare la fidanzata e crearla a sua immagine e somiglianza, bensì sua madre, che non si rendeva conto che imponeva, indirettamente, a sua figlia il suo volere, semplicemente non rendendola orgogliosa di lei. 

 

Con Nicole abbiamo iniziato un dialogo con la sua bambina interiore ed il suo costante desiderio di rendere fiera ed orgogliosa di lei sua madre, fino ad annullare la sua personalità, le sue scelte e le sue ambizioni. 

 

Nicole oggi è una ragazza consapevole delle sue scelte, di quello che vuole fare della sua vita e soprattutto è una persona che ha compreso che la vita le appartiene e non può “sprecarla” nel compiacere gli altri, anche se questi “altri” corrispondano al nome di “mamma”.

Ecco il suo racconto:

Se senti l'eco della tua storia nelle parole di Nicole, allora forse è giunto il momento di fare il tuo primo passo.

E il primo passo etico, serio e sostenibile è quello di conoscerci meglio.

Ricorda, la tua evoluzione è un viaggio. 

 

Potrebbe essere un viaggio impegnativo, potrebbe richiedere di affrontare paure e incertezze, ma sarà anche un viaggio ricco di scoperte, di crescita e, alla fine, di successo.

 

Smetti di soffrire, inizia a vivere. 


Basta subire i cambiamenti, è tempo di accogliere la trasformazione, di rivendicare la vita che meriti. 

Io sono qui per guidarti.

 

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